lunedì 19 novembre 2012

Comunicare il cambio di residenza per i traslochi a Napoli


Facile organizzare traslochi a Napoli direte voi: niente di più sbagliato invece, vista la delicata situazione del traffico e soprattutto la grandezza della città, anche in previsione dell’ottenimento dei permessi per l’occupazione del suolo pubblico. Certo i permessi di occupazione del suolo pubblico per i traslochi a Napoli non hanno raggiunto i prezzi stellari di Milano, comunque si tratta sempre di un costo aggiuntivo e una considerevole perdita di tempo se si vuole fare tutto da soli. Una delle cose infatti che più avvilisce nei traslochi a Napoli è l’espletamento di tutte le faccende burocratiche, ovvero la comunicazione del cambio di residenza a tutti gli enti erogatori dei servizi di cui usufruiamo tutti i giorni e, se qualcuno, tipo il telefono fisso, si può effettuare anche appunto per telefono, per tutti gli altri necessita la nostra presenza fisica.

 

Ecco quindi che si prevedono lunghe attese ai semafori e lunghissime code negli uffici competenti. Se per effettuare il trasporto dei beni ci si può affidare ad un’impresa di traslochi a Napoli specializzata, per l’espletamento della burocrazia bisogna arrangiarsi e soprattutto rassegnarsi: non c’è altra via di quella di recarsi materialmente sul posto e fare le dovute variazioni di indirizzo. A cominciare da quelli più importanti, come acqua, luce e gas, i quali enti erogatori dovranno essere informati almeno 3 settimane prima, ma anche l’Anagrafe va avvertita per tempo, anche se si cambia solo il numero civico. Per cambiare il medico di base, occorre recarsi presso l’Azienda Sanitaria Locale, per le tasse bisogna recarsi all’Ufficio Imposte competente, mentre per i rifiuti, la procedura è un po’ più complicata: se con la ditta di traslochi a Napoli ci si trasferisce in un nuovo comune infatti, bisogna recarsi al nuovo comune nell’ufficio preposto, muniti della metratura esatta del nuovo appartamento, comprensiva del numero dei locali, del garage, del numero di verande e di solai, rammentandosi di fare anche la disdetta al “vecchio” comune di appartenenza.

 
Per questa procedura comunque si ha tempo fino al 20 gennaio successivo. Andare in posta è il passo successivo: anche in questo caso prepariamoci a stare in fila delle ore, ma, almeno, con pochi euro si potrà usufruire del servizio “Seguimi” che fa si che la posta venga recapitata al nuovo indirizzo anche se nel destinatario è indicato il vecchio indirizzo: il servizio dura 3 mesi, rinnovabile per altri 3. Ci sono poi da considerare anche altri adempimenti da espletare come, banca, assicurazioni, abbonamento tv, abbonamento a riviste, condominio, posto di lavoro, scuole ed asili, abbonamenti ferroviari e di autobus, ecc.

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