Di norma i condomini si lamentano dell’operato
dell’amministratore di condominio, ma quando questo così non è, le lamentele
sono dirette verso la ditta di pulizie a Milano: noi italiani quando si
tratta di pulizie che devono svolgere altri siamo sempre un popolo di
perfezionisti, si vorrebbe andare da un piano all’altro su un ascensore pulito
e profumato, si vorrebbe avere un atrio perfetto e parcheggiare la propria auto
in luoghi perfetti. Può capitare infatti che qualche ditta di ditta di
pulizie a Milano non svolga il lavoro come pattuito ed in questi casi cosa
si può fare? Normalmente sono i condomini a scegliere ed ad incaricare una
ditta di pulizie a Milano, quindi è compito loro provvedere ad eventuali
problemi con la stessa.
Questo però implica una perdita di tempo notevole, tra le
varie assemblee per trovare la maggioranza, quindi l’amministratore
condominiale può intervenire per evitare che le mancanze della ditta di pulizie
a Milano, oltre alla pulizia non adeguata dell’intero fabbricato, possano
provocare anche un danno economico, ovvero il pagamento della somma
pattuito per l’attività dovuta, ma non effettuata a regola d’arte. Il contratto
di concessione per la pulitura delle aree collettive di un condominio è un
contratto a caratteristiche corrispondenti, secondo quanto stabilito dal primo
comma dell’articolo n. 1460 del codice civile: in sostanza la ditta di
pulizie a Milano deve effettuare le pulizie pattuite e prende il corrispondente
in soldi per il lavoro realizzato. Se si verifica un caso di lavoro non
effettuato a regola d’arte, l’amministratore condominiale, dunque, è in grado
di negare il versamento della somma pattuita.
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