venerdì 30 novembre 2012

Traslochi Milano: come scegliere la ditta giusta


Come si sceglie la ditta di traslochi Milano adatta alle proprie esigenze? Ovvero quella che abbia un buon rapporto qualità/prezzo, che sia seria ed affidabile e che abbia alle proprie dipendenze degli operai qualificati? Si può fare in diversi modi, per esempio affidandosi al passaparola, chiedendo a conoscenti, amici o parenti: se la ditta di traslochi Milano ha lavorato bene ce la consiglieranno, altrimenti ci diranno di lasciar perdere.

 

Un’alternativa è internet: sul web esistono numerosi siti di traslochi che permettono di farsi rilasciare online i preventivi, da confrontare con altre ditte di traslochi Milano. Cosa imprescindibile è che la ditta di traslochi Milano sia iscritta all’Albo Nazionale degli Autotrasportatori, mentre non esiste un tariffario dei servizi per la categoria dei traslochi ed ognuno fa un po’ quello che vuole.

 

Un’altra cosa molto importante è il sopralluogo: molte ditte di traslochi Milano si dichiarano talmente esperte da riuscire a valutare i traslochi in base ad una lista delle cose da trasportare, ma sarebbe meglio che un incaricato venisse a vedere il mobilio, la destinazione di partenza e quella di arrivo e valutasse la distanza e la facilità o meno della movimentazione. Per il resto bisogna anche avere fortuna in queste cose, come sempre del resto.

Il giardinaggio a Milano: le piante delle feste


Il Natale è ormai alle porte e come tutti gli anni sono molte le piante che si regalano in questo periodo, ma che passate le feste vanno a finire nel dimenticatoio o si lasciano morire. Questo un vero giardiniere non lo permetterebbe mai ed anzi può elargire consigli preziosi per la loro cura e coltivazione. Vediamo innanzitutto quali sono le piante che si regalano a Natale le persone che fanno giardinaggio a Milano: la stella di Natale, il ciclamino, l’agrifoglio, le piante di agrumi, le orchidee, le azalee ed il cactus di Natale, che è sicuramente la pianta che nel giardinaggio a Milano ha bisogno di meno cure, visto che si tratta di una pianta grassa e le occorre solo qualche goccio d’acqua alla settimana.

 

Il giardiniere per la stella di Natale consiglia sempre terriccio umido ed acqua in quantità, per il ciclamino tanta acqua e deve essere tenuto all’aperto, sempre che non ci siano temperature sotto lo zero: per l’agrifoglio, come il ciclamino, il caldo secco dei termosifoni è micidiale, molto meglio tenerlo in terrazzo ed anche le piante di agrumi si comportano allo stesso modo, quindi occorre proteggerli con dei teli dal freddo troppo intenso.

 
Le orchidee sono una specie di pianta con radici aeree, quindi non deve assolutamente avere le radici dentro un vaso, al contrario devono restare libere ed irrorate spesso con uno spruzzatore. Le azalee non digeriscono un vaso troppo piccolo, quindi vanno subito rinvasate. Piccoli consigli per fare giardinaggio a Milano.

Elettricisti a Roma: il pronto intervento guasti


Ormai nella vita di tutti i giorni siamo sempre più condizionati dall’elettricità, visti gli innumerevoli oggetti che da manuali sono diventati elettrici: pensiamo agli spazzolini, agli spremi agrumi, alle macchine per il caffé, per non parlare poi dei “normali” apparecchi come televisori, ventilatori e via discorrendo. Ecco allora che se si dovesse verificare un guasto ci si sente fuori dal mondo, come catapultati nel medioevo, con tutte le apparecchiature che non funzionano più: per fortuna la maggior parte degli elettricisti a Roma offrono un servizio di pronto intervento attivo 24 ore su 24 e tutti i giorni della settimana, anche il sabato ed i festivi.

 

Quindi in caso di guasto all’impianto elettrico, basta chiamare il pronto intervento ed in men che non si dica un elettricista arriverà a domicilio per risolvere tutto. Gli elettricisti a Roma sono qualificati per risolvere qualsiasi problema all’impianto elettrico, dal corto circuito, al calo di tensione, all’accumulo di energia, ecc. ed operano sempre nel rispetto della sicurezza e a norma di legge.

 

Ma come si fa ad essere sicuri di affidarsi ad un elettricista competente? Grazie alla nuova normativa gli elettricisti a Roma, dopo il lavoro, devono rilasciare una certificazione che attesti l’intervento svolto a norma, questo sia in caso di installazione di nuovi impianti, in caso di riparazione di impianti già esistenti ed anche in caso di manutenzione.

L’idraulico a Roma ed il pronto intervento: non sempre un servizio efficiente


Avere un idraulico di fiducia può rivelarsi fondamentale in tutti i quei casi di urgenza che possono capitare in una casa: otturazione degli scarichi fognari, perdite di acqua, rotture di rubinetti e tubazioni. L’idraulico a Roma è praticamente sempre introvabile, anche se tutti assicurano un servizio di pronto intervento rapido in tutta la provincia e avere quindi a portata di mano il numero privato dell’idraulico di fiducia, è sicuramente una cosa positiva.

 

Capita a tutti nella vita e anche più volte di trovarsi con in mano il rubinetto movibile della cucina, di trovarsi con delle perdite sotto il lavabo o con ancora peggio con una situazione di scarichi otturati. Nel migliore dei casi telefonando al pronto intervento dell'idraulico a Roma ci si ritroverà ad aspettare solo qualche ora, ma molte volte, a causa dell’elevato traffico e dell’altissima domanda, ci si può ritrovare ad aspettare anche una settimana intera.

 
Come ovviare a questi spiacevoli inconvenienti? Semplice, avendo per amico uno che di mestiere faccia l’idraulico e che sia anche bravo, in modo da poterlo contattare sul cellulare in qualsiasi momento si verifichi il guasto. Scherzi a parte, se si è già usufruito dei servigi di un idraulico a Roma e ci si è trovati bene, conviene affidarsi sempre a lui per qualsiasi altro guasto.

giovedì 29 novembre 2012

Traslocare con intelligenza, ovvero affidarsi ad una ditta di traslochi Roma


Ecco come traslocare con intelligenza: affidarsi ad una ditta di traslochi Roma che si occupi di tutto, mentre noi ce ne stiamo in panciolle a seguire come vanno le operazioni. Scherzi a parte bisognerebbe fare davvero così, ma troppo spesso ultimamente il portafogli piange, quindi bisogna rassegnarsi ad occuparsi perlomeno delle cose meno faticose, come ad esempio, quella di imballare i lampadari, le tende, le plafoniere e quant’altro sia abbastanza semplice da smontare. Cercando di lasciare alla ditta di traslochi Roma solo le faccende più “scomode”, si può arrivare benissimo a non spendere cifre pazzesche ed a non stressarsi troppo.

 

L’incombenza di imballare gli oggetti fragili, meglio lasciarla alla ditta di traslochi Roma, mentre noi possiamo imballare coperte, lenzuola, biancheria e vestiti, insomma oggetti che non si rompono facilmente: questo perché nel caso dovesse danneggiarsi qualcosa, gli oggetti imballati da noi non sono coperti da assicurazione e ci ritroveremmo soltanto con dei cocci.

 
Noi potremo occuparci anche di andare in comune e farci rilasciare il permesso di occupazione del suolo pubblico per i traslochi, mentre si è in giro per il cambio di residenza, inoltre possiamo facilitare le operazioni, avvertendo l’amministratore condominiale e gli altri vicini di casa qualche giorno prima, per evitare intralci ed eventuali danni alle persone.

Gli strumenti più usati dal giardiniere: forca, vanga e svettatoio


Non solo vanga, rastrello e forbici sono gli attrezzi più usati dal giardiniere, ma anche forca, zappa e svettatoio. La zappa penso che la conoscano tutti ed anche per quanto riguarda la forma più o meno tutti hanno nella mente la sua immagine, ma lo svettatoio, per chi non pratica giardinaggio a Milano, rimane un oggetto del mistero. Che andiamo subito a svelare: lo svettatoio non è altro che un attrezzo che serve a potare i rami più alti senza dover usare la scala.

 

Si tratta di uno strumento composto da una lama molto affilata montata alla fine di un manico allungato e si usa facendo muovere una corda che consente di potare anche rami che si trovano al di sopra dei 3 metri di altezza, sempre che non siano troppo grossi. Adesso che tutti sappiamo cos’è lo svettatoio e l’uso che ne fa il giardiniere, passiamo a vedere la forca ed il suo uso nel giardinaggio a Milano.

 
La forca è un attrezzo essenziale che serve per rompere il terreno dopo una prima zappatura e soprattutto per smuovere la terra in vista della semina. Insomma per praticare il giardinaggio a Milano servono parecchi attrezzi che devono inoltre essere dotati di manici confortevoli.

L’elettricista: professione redditizia e soddisfacente


Quella dell’elettricista è sicuramente una delle professioni più ricercate nel mondo del lavoro e anche una delle più redditizie e soddisfacenti, dal lato economico. Gli elettricisti a Roma devono avere capacità che consentano loro di operare sia su impianti elettrici già preesistenti, che di eseguire impianti completamente nuovi, il tutto sia in ambito civile che industriale. Oltre a questo l’elettricista deve  essere in grado di saper leggere e soprattutto interpretare le schematizzazioni elettriche e deve saper fare le giuste selezioni dei cavi, a seconda del modello del sistema elettrico sul quale opera.

 

Ma ci sono poi altre capacità richieste agli elettricisti a Roma: ovvero saper installare dispositivi di manovra e di protezione e soprattutto di essere in grado di operare su modelli gia montati. In sostanza, il mestiere dell’elettricista è fatto di installazioni, riparazioni e manutenzione di impianti elettrici, di allacciamenti di elettrodomestici e di sistemazioni di sistemi di illuminazione.

 

Gli elettricisti a Roma possono poi lavorare sia come imprenditori, oppure come dipendenti di aziende di elettricisti a Roma già avviate e la loro opera può rivolgersi sia a clienti privati che a fabbriche, ad uffici e negozi oppure anche all’aperto, per esempio in giardini per sistemare o installare l’impianto di illuminazione.

mercoledì 28 novembre 2012

Diventare giardiniere: senza passione non si può


Come si diventa giardiniere? Per diventare giardiniere non c’è un iter formativo ben preciso, ma non basta avere la passione ed il pollice verde: si possono frequentare la facoltà di agraria all’università o i corsi specializzati per fare giardinaggio a Milano, promossi dalla regione o dagli enti provinciali, ma quello che più importa è la pratica, tantissima pratica, da svolgere come stage presso ditte o vivai già avviati. Il giardiniere poi può scegliere di fare il lavoratore autonomo o lavorare presso ditte come dipendente e può specializzarsi in diversi settori: allestimento e manutenzione aree verdi comunali, giardinaggio a Milano, progettazione di parchi e giardini, cura di orti e giardini privati, potature in generale.

 

Quindi i campi dove il giardiniere può specializzarsi sono tanti, come tanti però sono quelli che si buttano in questa professione pensando solo al lato economico: fare il giardiniere senza averne la passione è impensabile, soprattutto quando si deve fare il lavoro manuale.

 
A fine giornata ci si ritrova infatti tutti sporchi di terra e con le ossa rotte e se non si è supportati dalla passione si dura poco in questo mestiere, che tra l’altro richiede anche tanta professionalità, che non si acquisisce in un mese e soprattutto pazienza per vedere i risultati del lavoro svolto nel giardinaggio a Milano.

Come imballare piatti e bicchieri nei traslochi Roma


I piatti, i bicchieri ed in generale tutti gli oggetti fragili sono il dilemma di chi deve traslocare: non si sa mai come imballarli ed immancabilmente ci si ritrova nella nuova casa con dei piatti e dei bicchieri da ricomprare. Questo perché non si sono imballati nella maniera giusta o non si è usato il materiale da imballo giusto. Certo si può fare anche con della carta da giornale, ma se si vuole fare nei migliore dei modi ed evitare qualsiasi rottura, ci si deve rivolgere alle ditte di traslochi Roma per la fornitura del materiale giusto.

 

Per traslocare  tutti gli oggetti fragili in maniera che non si rompano, i piatti ed i bicchieri, ma anche i CD ed i DVD, vanno imballati singolarmente in 1 o 2 di fogli di pluriball, la cosiddetta “plastica con le bolle”, che appunto viene fornita dalle ditte di traslochi Roma, successivamente vanno messi in cartoni di piccole dimensioni, dove una volta riempiti, cercando di non superare mai i 20 chilogrammi, si dovrà avere cura di riempire gli spazi vuoti sempre con fogli di pluriball.

 
Qualche strato di questo materiale va anche messo nel fondo ed all’inizio prima di chiudere il cartone, per creare una sorta di cartone rinforzato. Fatto ciò occorre poi che il furgone sia imbottito, per evitare anche il minimo urto.

martedì 27 novembre 2012

Fare giardinaggio a Milano: sconsigliato alle persone schizzinose


Parlando con varie persone, mi capita spesso di trovare donne che si spaventano alla vista di un ragno, donne che alla vista di uno scarafaggio saltano su una sedia e mi viene da ridere pensando a come reagirebbero se dovessero fare il giardiniere: fare giardinaggio a Milano infatti, vuol dire convivere con un sacco di insetti, quali formiche, zanzare, api, vespe, per non parlare poi anche di qualche animaletto, come vermi e topini.

 

Insomma fare il giardiniere è sconsigliato alle persone schizzinose e che non amano il contatto con la natura, quelle che in vacanza non andrebbero mai in campeggio, ma solo in un hotel a 5 stelle. Che però non sanno quello che si perdono, perché stare a contatto con la natura è una delle esperienze più belle che ci siano: fare giardinaggio a Milano poi, sia che si abbia un giardino, che qualche vaso in terrazza, consente non solo di avere sempre allegria intorno, grazie ai magnifici colori dei fiori, ma anche di rilassarsi all’aria aperta, dopo ore chiusi in ufficio o in fabbrica.

 
Di certo chi ha scelto di fare il giardiniere di professione ha scelto bene: tutto il giorno all’aria aperta, senza un padrone tra i piedi, in mezzo a piante e fiori e anche qualche animaletto. Una meraviglia davvero.

Traslochi Milano e traslochi Roma sono i più costosi

Vi siete mai chiesti perché i traslochi a Roma ed i traslochi a Milano siano così costosi? Provate voi a districarvi per le strade di queste due città, in mezzo ad un traffico infernale, dove a volte si rimane imbottigliati per ore. Per non parlare poi del costo del permesso di occupazione del suolo pubblico, che si somma a quello già alto delle ditte specializzate.
 
I traslochi a Roma ed i traslochi a Milano sono anche più costosi perché più elevato è il costo della vita, rispetto alle città più piccole come per esempio Bologna, quindi il costo dei dipendenti delle ditte specializzate è più alto, senza considerare anche il costo delle attrezzature ad hoc, che in queste due città è veramente salito alle stelle. Se provate ad informarvi sui numerosi siti che affollano la rete anche il noleggio di una piattaforma aerea costa molto di più a Roma ed a Milano. Insomma i prezzi sono tutti in proporzione al differente costo della vita che cambia rispetto alle piccole città.
 
I traslochi a Milano poi sono saliti alle stelle in questi ultimi tempi, grazie alle nuove tariffe del permesso di occupazione del suolo pubblico, attuate dalla giunta comunale: aumento che almeno non ha riguardato invece i traslochi a Roma, che seppur cari, non raggiungono i prezzi stratosferici di quelli della capitale finanziaria.

lunedì 26 novembre 2012

Il giardiniere: un concentrato di passione, creatività e pazienza


Ce chi ha il pollice verde e chi no, chi è capace di far crescere qualcosa anche in un campo di patate e chi invece riesce inevitabilmente a far morire qualsiasi pianta. Insomma il giardiniere non è un mestiere adatto a tutti, anche se praticato come hobby: infatti anche nel giardinaggio a Milano, praticato per diletto, se non si hanno le capacità, si rischia solo di causare danni alle piante e di perdere del tempo inutilmente.

 

Per praticare il giardinaggio a Milano a livello di hobby, non sono richieste competenze particolari, basta avere tanta passione e leggere magari qualche libro o manuale su come diventare giardinierefai da te”: anche senza comprarlo, basta andare su internet e scaricarsene uno, tanti ce ne sono. Ovviamente bisogna anche essere dotati di una generosa dose di pazienza, perché nel giardinaggio a Milano non si può pensare di vedere subito i risultati anzi: soprattutto se si ha a che fare con alberi da frutto, possono occorrere anche anni per vedere se si sono fatte le cose per bene.

 
Il giardiniere in pratica, sia quello per mestiere che quello per hobby, è una figura dotata di creatività, di passione per la natura e di tantissima pazienza.

Traslochi di oggetti di valore: le ditte specializzate


Quando si deve traslocare e si è in possesso di oggetti di valore, la cosa più importante è trovare la maniera di imballarli in maniera adeguata e di farli viaggiare in modo da evitare rotture. Ecco perché affidarsi ad una ditta specializzata in traslochi è la soluzione migliore. Di norma tutte le ditte di traslochi possono avvalersi della collaborazione di personale altamente specializzato e qualificato e sono in grado di garantire il trasporto di ogni oggetto anche del più fragile e delicato.

 

Grazie a speciale materiale d’imballo sono in grado di avvolgere gli oggetti fragili in maniera da impedirne qualsiasi urto accidentale, inoltre le ditte di traslochi sono dotate di automezzi imbottiti antiurto. Affidarsi ad una ditta specializzata per traslocare poi, vuol dire anche essere coperti da un’assicurazione per ogni danno che si dovesse verificare a cose o persone. Insomma traslocare da soli non conviene, soprattutto se si hanno mobili di pregio o oggetti di alto valore e delicati: vale sicuramente la pena spendere di più per non doversi pentire dopo, a frittata fatta.

 
Anche per traslocare gli strumenti musicali ingombranti come pianoforti, arpe e contrabbassi conviene sempre affidarsi ad una ditta specializzata in traslochi: gli strumenti musicali infatti, sono famosi per essere molto delicati e soprattutto costosi.

sabato 24 novembre 2012

Traslocare a Milano con il fai da te


Ormai è risaputo che traslocare a Milano sia diventato praticamente impossibile, a causa dell’aumento spropositato della tassa sull’occupazione del suolo pubblico e se proprio non ci si può esimere si deve per forza fare da soli, senza incaricare una ditta specializzata in traslochi a Milano: questo perché, soprattutto nel caso si debba traslocare da una via all’altra, i prezzi sono davvero altissimi e che sommati a quelli richiesti da una ditta specializzata in traslochi a Milano non permettono alle tasche di quasi nessuna famiglia di affrontare la cosa.

 

Sommiamo poi la crisi ed il Natale che si avvicina e si capisce perché uno va in crisi pensando alle mille incombenze del traslocare. C’è da rammentare infatti che il traslocare non è semplicemente cambiare casa, ma comporta una serie di pratiche burocratiche da espletare, senza considerare il fatto dell’immane fatica di trasportare da soli gli oggetti ingombranti, come gli elettrodomestici ed i mobili.

 
Almeno per questo ci si può affidare ad una ditta specializzata in traslochi a Milano noleggiando una piattaforma aerea od un elevatore, visto che i costi non sono elevatissimi, ma per lo smontaggio, l’imballo, il carico e lo scarico ed il successivo rimontaggio di tutto il mobilio, bisogna arrangiarsi, magari con l’aiuto di qualche familiare od amico.

lunedì 19 novembre 2012

Il trasloco a Bologna di un ufficio


Probabilmente il trasloco a Bologna di un ufficio è la forma di trasporto più difficile per diversi motivi, primo fra tutti la tempistica, che non deve prevedere nessun fermo dell’impresa. Infatti lo spostamento di postazioni di lavoro e di attrezzature varie presuppone come minimo un arresto dell’attività di un giorno: ecco perché molti uffici scelgono di fare il trasloco a Bologna nei giorni non lavorativi, come il sabato e la domenica. Quindi la progettazione dell’intero trasloco a Bologna deve essere studiata per ridurre al limite i tempi di esecuzione, bisogna avvalersi di una ditta specializzata dotata di molti automezzi e di sufficiente personale in grado di far fronte ad una mole di lavoro non indifferente.

 

Lo scopo principale in un trasloco a Bologna di un ufficio è tentare di non bloccare, nei limiti del possibile, l’attività dell’ufficio stesso e nel caso in cui ciò non fosse concretizzabile, fermarla in ogni modo per un intervallo di tempo molto limitato. Alcuni uffici non necessitano poi, di un trasloco a Bologna vero e proprio, ma hanno bisogno di un periodo temporaneo di sgombro per permettere una ristrutturazione, altri invece devono solamente spostare alcuni reparti in vista di una riorganizzazione del personale. Una seria ed affidabile impresa specializzata, in un trasloco a Bologna di un ufficio, deve quindi prendere visione di tutto il materiale da trasportare, di entrambe le destinazioni, quella di arrivo e quella di partenza, sempre e comunque in base alle necessità del cliente. Nel caso in cui non sia assolutamente possibile bloccare l’attività, il trasloco a Bologna dell’ufficio avverrà esclusivamente nelle giornate di sabato o nei festivi, altrimenti in orari serali.

 
Cosa importante è inoltre la scrupolosa valutazione da parte della ditta di trasporti della identificazione dei mobili e degli archivi presenti nell’ufficio: grazie a questo attento esame si farà in modo che una volta nella nuova destinazione, gli impiegati non abbiano difficoltà nel riposizionare il tutto. Dopo quindi tutto il lavoro di programmazione, la ditta di trasporti comincerà il trasloco a Bologna vero e proprio, partendo dalla scomposizione dei mobili, all’imballo, al carico, al trasporto, allo scarico ed al rimontaggio nella nuova destinazione. A richiesta, nel caso che specifiche necessità lo esigessero, la maggior parte delle ditte specializzate nei trasporti, offrono la possibilità di avvalersi del servizio di custodia mobili, nei propri magazzini ad hoc. Quindi, in sostanza, avvalendosi di una ditta esperta del settore, anche effettuare un trasloco a Bologna diventa, se non proprio facile, un’operazione non più ostica di tante altre.

Organizzare per tempo un trasloco a Firenze


Il trasloco a Firenze, sia che ci si voglia rivolgere ad una ditta specializzata, sia che si voglia affrontare con le proprie forze, è comunque una delle esperienze più stressanti che possano capitare, vuoi per le pratiche burocratiche da espletare, vuoi per la fase di imballaggio e la successiva ricollocazione di mobili ed oggetti vari. L’organizzazione di un trasloco a Firenze poi, come il matrimonio, va fatta in anticipo, almeno 2 o 3 mesi prima: questo per avere il tempo di dare le disdette delle varie utenze, di valutare i preventivi di diverse ditte specializzate e per non trovarsi negli ultimi giorni con l’acqua alla gola.

 

Per esempio l’imballaggio è una fase che va affrontata almeno 2 mesi primi, specialmente se si decide per il trasloco a Firenzefai da te”: occorre infatti darsi da fare nel reperire il materiale necessario all’imballaggio, visitando tutti i supermercati che normalmente lasciano prendere gratuitamente i cartoni vuoti, che tutte le mattine i fornitori portano con la merce. Se si sceglie di incaricare una ditta specializzata per il trasloco a Firenze, questa va incominciata a cercare già 3 mesi prima, facendosi rilasciare il preventivo da diverse imprese, previo sopralluogo. Nel caso si decida di affidarsi ad una ditta specializzata, è bene sapere che il trasloco a Firenze è meglio non effettuarlo nei mesi di maggior lavoro, ovvero maggio, giugno e luglio: in questo modo è possibile risparmiare qualcosa oltre al 10% di risparmio cui si ha diritto prenotando in anticipo.

 
Nel corso del sopralluogo che è imprescindibile, bisogna cercare di sapere alcune cose, al fine di poter scegliere la ditta giusta: se l’impresa usa elevatori esterni o piattaforme aeree per la movimentazione di mobili od oggetti ingombranti e di grosse dimensioni; se si occupa del rilascio dei permessi di occupazione del suolo pubblico e di posizionare gli appositi cartelli stradali almeno 48 ore prima o bisogna fare da soli; se la ditta è munita di assicurazione contro danni a cose e persone o se bisogna provvedere in prima persona; se l’impresa fornisce il servizio di imballaggio e disimballaggio dei mobili e di tutti gli altri oggetti; se la ditta si occupa anche della cucina o meno e se si offre di imballare anche il contenuto di mobili ed armadi; se è prevista la presenza di un responsabile durante il trasloco a Firenze e le referenze, ma per queste ci si può rivolgere ad amici e parenti oppure su internet.

Trasloco a Milano: l’imballaggio degli oggetti personali


Ogni oggetto da trasportare in un trasloco a Milano ha bisogno di scatole specifiche: per la biancheria, le coperte ed i maglioni servono infatti scatoloni di grandi dimensioni, cercando di metterli come erano riposti nell’armadio per non rovinare l’opera di stiratura. Per i vestiti appesi invece, si usano appositi scatoloni a forma di baule dove si possono appendere come in un armadio.  Naturalmente poi, per facilitare il lavoro di ricollocazione nella nuova destinazione, per effettuare un trasloco a Milano è consigliabile scrivere sugli scatoloni con un pennarello nero, il contenuto o la stanza di destinazione. Al contrario, per l’imballaggio dei libri vanno usate scatole di piccole dimensioni: i libri sono piccoli è vero, ma provate ad ammassarne una decina e vedrete che il peso sarà notevole.

 

Quindi meglio non superare mai i 20 chili, per non rischiare di rompersi la schiena e la rottura dello scatolone stesso, che potrebbe sfondarsi nella parte inferiore. Ecco perché in un trasloco a Milano si consiglia anche di rinforzare ampiamente la parte posteriore con numerosi giri di nastro adesivo cartonato. Eventuali libri antichi o con copertine rovinate e delicate vanno messi per ultimi, magari avvolgendoli prima nel pluriball, la cosiddetta “plastica con le bolle”. Anche i CD ed i DVD vanno imballati prima con il pluriball: questi sono oggetti davvero molto delicati e se un foglio non basta si possono avvolgere in più strati, l’importante, anche in questo caso, è di non fare scatoloni troppo pesanti. Passiamo ora agli oggetti più delicati e soggetti a rottura in caso di un trasloco a Milano, ovvero piatti e bicchieri e qui bisogna metterci tutta l’attenzione possibile: occorre innanzitutto utilizzare la scatola della consistenza giusta e delle dimensioni appropriate agli articoli che si devono imballare.

 
Di solito si adoperano scatole piccole e medie nelle quali si deve allestire una specie di “doppio fondo”, procedendo in questo modo: si devono prendere  3 fogli di pluriball e si devono stendere nella parte inferiore del cartone, cercando di fare in modo che non si formino bolle d’aria. I bicchieri ed i piatti vanno imballati singolarmente in uno o più strati di pluriball: i piatti vanno poi riposti nel cartone in posizione verticale come nello scolapiatti, mentre i bicchieri in posizione orizzontale, avendo cura di posizionare sempre del pluriball dopo ogni strato. Dopo aver riempito il cartone, si deve creare un doppio strato, come nella parte inferiore, stendendo 3 fogli di pluriball e poi si può chiudere il tutto con il nastro adesivo e si è pronti per effettuare il trasloco a Milano.

I traslochi a Torino chiavi in mano


La maggior parte delle imprese di traslochi a Torino si preoccupano di effettuare tutte le operazioni inerenti al cambio di residenza, assicurando il servizio denominato “chiavi in mano”. Quindi le imprese di traslochi a Torino eseguono tutte le operazioni a partire dalla fornitura del materiale di imballaggio, allo smontaggio ed al rimontaggio dei mobili, all’imballaggio degli oggetti personali, fino al carico ed al trasporto alla nuova abitazione. Molte imprese di traslochi a Torino offrono anche la modifica dei mobili, grazie alla collaborazione di falegnami competenti e, per finire, anche il trasporto della cucina intera. Nel servizio denominato “chiavi in mano” possono essere inclusi, su richiesta del cliente, anche i collegamenti idraulici ed elettrici  degli elettrodomestici visto che quasi tutte le imprese di traslochi a Torino si avvalgono della collaborazione con idraulici ed elettricisti.

 

Conviene sempre lasciar fare la fase di imballaggio alle imprese di traslochi a Torino che sono molto più esperte e sanno come posizionare gli oggetti più fragili in maniera che non si rompano: anche perché in caso di danneggiamenti e rotture le imprese di traslochi a Torino sono assicurate e possono pagare i danni, invece se il danno avviene ad un oggetto imballato da noi, non paga nessuno. Nel caso in qui la nuova abitazione non sia ancora disponibile, le imprese di traslochi a Torino offrono un servizio di custodia nei loro depositi di tutti gli arredi ed oggetti da traslocare: una volta pronta la nuova abitazione sarà loro cura trasportare e riposizionare tutti gli arredi nel modo prestabilito. Se però si vuole risparmiare qualcosa e non si possiedono oggetti particolarmente fragili, gli oggetti personali si possono anche imballare da soli, usufruendo comunque del materiale apposito per imballaggio fornito dalle imprese di traslochi a Torino.

 
Resta inteso che tutti i mobili e gli oggetti fragili verranno comunque ulteriormente “rivestiti” con particolari materiali antiurto dalle imprese di traslochi a Torino, per evitare possibili urti e danneggiamenti, inoltre il carico delle suppellettili sarà effettuato nel miglior modo possibile. Grazie poi all’uso di elevatori esterni e piattaforme aeree, le imprese di traslochi a Torino sono in grado di trasportare mobili, elettrodomestici ed oggetti di grandi dimensioni e peso, voluminosi e fragili, evitando così di utilizzare le scale o i montacarichi del condominio, che a volte non si possono usare per legge. Gli automezzi delle imprese di traslochi a Torino sono imbottiti e hanno sospensioni pneumatiche per assicurare anche nella fase del trasporto, la miglior sicurezza.

Comunicare il cambio di residenza per i traslochi a Napoli


Facile organizzare traslochi a Napoli direte voi: niente di più sbagliato invece, vista la delicata situazione del traffico e soprattutto la grandezza della città, anche in previsione dell’ottenimento dei permessi per l’occupazione del suolo pubblico. Certo i permessi di occupazione del suolo pubblico per i traslochi a Napoli non hanno raggiunto i prezzi stellari di Milano, comunque si tratta sempre di un costo aggiuntivo e una considerevole perdita di tempo se si vuole fare tutto da soli. Una delle cose infatti che più avvilisce nei traslochi a Napoli è l’espletamento di tutte le faccende burocratiche, ovvero la comunicazione del cambio di residenza a tutti gli enti erogatori dei servizi di cui usufruiamo tutti i giorni e, se qualcuno, tipo il telefono fisso, si può effettuare anche appunto per telefono, per tutti gli altri necessita la nostra presenza fisica.

 

Ecco quindi che si prevedono lunghe attese ai semafori e lunghissime code negli uffici competenti. Se per effettuare il trasporto dei beni ci si può affidare ad un’impresa di traslochi a Napoli specializzata, per l’espletamento della burocrazia bisogna arrangiarsi e soprattutto rassegnarsi: non c’è altra via di quella di recarsi materialmente sul posto e fare le dovute variazioni di indirizzo. A cominciare da quelli più importanti, come acqua, luce e gas, i quali enti erogatori dovranno essere informati almeno 3 settimane prima, ma anche l’Anagrafe va avvertita per tempo, anche se si cambia solo il numero civico. Per cambiare il medico di base, occorre recarsi presso l’Azienda Sanitaria Locale, per le tasse bisogna recarsi all’Ufficio Imposte competente, mentre per i rifiuti, la procedura è un po’ più complicata: se con la ditta di traslochi a Napoli ci si trasferisce in un nuovo comune infatti, bisogna recarsi al nuovo comune nell’ufficio preposto, muniti della metratura esatta del nuovo appartamento, comprensiva del numero dei locali, del garage, del numero di verande e di solai, rammentandosi di fare anche la disdetta al “vecchio” comune di appartenenza.

 
Per questa procedura comunque si ha tempo fino al 20 gennaio successivo. Andare in posta è il passo successivo: anche in questo caso prepariamoci a stare in fila delle ore, ma, almeno, con pochi euro si potrà usufruire del servizio “Seguimi” che fa si che la posta venga recapitata al nuovo indirizzo anche se nel destinatario è indicato il vecchio indirizzo: il servizio dura 3 mesi, rinnovabile per altri 3. Ci sono poi da considerare anche altri adempimenti da espletare come, banca, assicurazioni, abbonamento tv, abbonamento a riviste, condominio, posto di lavoro, scuole ed asili, abbonamenti ferroviari e di autobus, ecc.

venerdì 16 novembre 2012

Servizi di disinfestazione a Firenze: allontanamento rettili


Nel nostro paese esistono 2 specie di rettili: i colubridi, chiamati anche colubri, che includono 11 sottospecie e i viperidi, che includono invece 4 sottospecie. Al contrario dei colubridi, che sono generalmente inoffensivi, i rettili appartenenti alle 4 sottospecie di viperidi, ovvero vipere e aspidi, sono dotati di una particolare ghiandola, ubicata nell’area laterale del capo; questa ghiandola genera una sostanza tossica formata da acqua mischiata a proteine altamente nocive che intervengono sui tessuti nervosi e sulla condensazione del sangue. Vipere ed aspidi, per inoculare questa sostanza tossica usano poi alcuni denti non fissi e cavi che si incuneano senza sforzo nella cute della preda e che, dopo aver iniettato il veleno, si rimettono in posizione di riposo.

 

Siccome tutti i rettili sono considerati una specie protetta, non si può assolutamente intervenire per eliminarli, si possono al contrario usare metodologie per il loro allontanamento: per questo, le ditte di disinfestazione a Firenze, adoperano sostanze ripugnanti in grado di mandarli lontano dai territori che sono stati  infestati. Nelle condizioni più gravi è indispensabile la loro cattura e la metodologia usata dalle ditte di disinfestazione a Firenze consiste nel collocare apposite trappole in maniera da non provocare danni e stress agli animali: dopo la cattura, il rettile viene poi rimesso in libertà nel suo ambiente naturale. Ma come si distinguono i colubridi dai viperidi, ovvero i rettili innocui da quelli pericolosi? La caratteristica principale dei viperidi sono le pupille verticali, molto simili a quelle che hanno i felini, mentre i colubridi hanno pupille normali: altre caratteristiche dei viperidi sono le teste a forma di triangolo e le code che si restringono di colpo, mentre i colubridi hanno teste ovali e code normali.

 

La cosa migliore, come del resto in tutte le cose, sarebbe la prevenzione, ossia dotarsi di zanzariere, pulire in modo regolare e tenere in ordine il giardino ed evitare l’accatastamento di sterpaglie, di legna e di materiali da costruzione. Si consiglia comunque di maneggiare la legna sempre con appositi guanti. All’interno invece, i posti dove di solito si possono annidare i rettili, sono i solai ed i garage, dove in genere si accatastano scatole di varie dimensioni: le scatole sono proprio l’ambiente ideale per i rettili che le usano per nascondersi e per deporre le uova in tutta tranquillità. In ogni caso occorre sempre ricordarsi che la prevenzione è sempre da preferire piuttosto che un allontanamento effettuato da una ditta di disinfestazione a Firenze, che anche se eseguito a regola d’arte, comporta sempre stress negli animali.

Come si sceglie una ditta di disinfestazione a Firenze


Poniamo il caso di avere il giardino infestato dalle formiche ed aver bisogno di una ditta di disinfestazione a Firenze: in base a quale parametri si sceglie una ditta affidabile? Premesso che il titolare di una ditta di disinfestazione a Firenze deve avere la licenza di istruzione secondaria di 5 anni con almeno un biennio di chimica e che il personale dipendente di una ditta di disinfestazione a Firenze deve aver svolto una sorta di stage di almeno 3 anni presso ditte dello stesso settore, scegliere la ditta di disinfestazione a Firenze non è semplicissimo. Ovviamente nel nostro paese ci sono tantissime imprese qualificate, ma ci sono anche titolari d’azienda che hanno frequentato corsi professionali non legalmente riconosciuti e, sfortunatamente, ancora non sussiste un regolamento che permetta di distinguere dai corsi veramente efficienti allo scopo della idoneità professionale  da quelli che non lo sono.

 

Per dirla in parole povere oggi l’attività di disinfestazione a Firenze viene effettuata dalle imprese di pulizie e dalle ditte di autospurgo e, visto che non è necessario frequentare corsi specializzati per i dipendenti di queste ditte, può capitare di finire nelle mani sbagliate. Una ditta di disinfestazione a Firenze non dovrebbe limitarsi a dare una passata di insetticida e posizionare qualche trappola: innanzitutto il titolare o un incaricato di fiducia dovrebbe sempre effettuare un sopralluogo, prendere informazioni sul tipo di terreno, dopo di che deve anche valutare le previsioni del tempo per evitare di vanificare l’intervento e inoltre redigere un preventivo di spesa. Preventivo che dovrebbe comprendere tutte le operazioni da effettuare con il relativo costo a fianco e cioè: la prassi dell’intervento, i tempi di risoluzione del problema ed i tipi di prodotti che verranno utilizzati.

 

Una ditta di disinfestazione a Firenze che correda il preventivo anche delle indicazioni di eventuali centri d’infezione e la inerente soppressione, è in grado di assicurare un servizio di qualità, visto che conosce anche i principi della prevenzione. Al contrario una ditta di disinfestazione a Firenze che prevede di utilizzare trattamenti contro esemplari adulti a scadenza, non è in grado di assicurare un servizio di qualità, in quanto questi interventi si rivelano improduttivi per quanto riguarda la prevenzione. Quanto costa un intervento di disinfestazione a Firenze? Il prezzo dovrebbe andare in base all’estensione dell’area sulla quale è richiesto l’intervento ed anche in base alla difficoltà dell’intervento stesso, ma molte ditte applicano la tariffa oraria della mano d’opera che svolge il lavoro più il prezzo dei prodotti.

Cosa fare se la ditta di pulizie a Milano lavora male


Di norma i condomini si lamentano dell’operato dell’amministratore di condominio, ma quando questo così non è, le lamentele sono dirette verso la ditta di pulizie a Milano: noi italiani quando si tratta di pulizie che devono svolgere altri siamo sempre un popolo di perfezionisti, si vorrebbe andare da un piano all’altro su un ascensore pulito e profumato, si vorrebbe avere un atrio perfetto e parcheggiare la propria auto in luoghi perfetti. Può capitare infatti che qualche ditta di ditta di pulizie a Milano non svolga il lavoro come pattuito ed in questi casi cosa si può fare? Normalmente sono i condomini a scegliere ed ad incaricare una ditta di pulizie a Milano, quindi è compito loro provvedere ad eventuali problemi con la stessa.

 

Questo però implica una perdita di tempo notevole, tra le varie assemblee per trovare la maggioranza, quindi l’amministratore condominiale può intervenire per evitare che le mancanze della ditta di pulizie a Milano, oltre alla pulizia non adeguata dell’intero fabbricato, possano provocare anche un danno economico, ovvero il pagamento della somma pattuito per l’attività dovuta, ma non effettuata a regola d’arte. Il contratto di concessione per la pulitura delle aree collettive di un condominio è un contratto a caratteristiche corrispondenti, secondo quanto stabilito dal primo comma dell’articolo n. 1460 del codice civile: in sostanza la ditta di pulizie a Milano deve effettuare le pulizie pattuite e prende il corrispondente in soldi per il lavoro realizzato. Se si verifica un caso di lavoro non effettuato a regola d’arte, l’amministratore condominiale, dunque, è in grado di negare il versamento della somma pattuita.

 
Ovvero tradotto in parole povere: se per un mese di lavoro una ditta di pulizie a Milano deve ricevere tot euro, ma quel mese le pulizie non sono state effettuate o sono state effettuate in una maniera non adeguata, l’amministratore condominiale può evitare di versare quella cifra di denaro. In questi casi è sempre meglio far precedere il mancato pagamento del corrispettivo da una comunicazione tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, che spieghi nel modo più dettagliato possibile il perché di questo comportamento. A questo punto possono verificarsi 2 situazioni: se la ditta di pulizie a Milano è a conduzione familiare ed ad effettuare la pulizia contestata sono stati i titolari stessi, questi non potranno fare altro che prendere atto del mancato pagamento, se invece ad aver effettuato il lavoro sono stati dei dipendenti, la ditta di pulizie a Milano può rivalersi su di loro.

Come scegliere la giusta ditta di pulizie a Milano


Trovare la ditta di pulizie a Milano adatta alle proprie esigenze e che garantisca sia serietà che qualità non è proprio semplicissimo, vista la marea di imprese presenti sul mercato. Innanzitutto una ditta di pulizie a Milano seria ed affidabile deve essere provvista del DURC, la dichiarazione esclusiva di ordine per quanto riguarda i contributi dei dipendenti, ovvero il certificato dell’avvenuto adempimento, da parte della ditta di pulizie a Milano, degli oneri previsti dalla legge e dal contratto per quanto riguarda Inps, Cassa Edile ed Inail. Questa attestazione serve alla ditta di pulizie a Milano per partecipare alle concessioni ed ai subappalti di incarichi pubblici e anche per ottenere incarichi privati vincolati al rilascio della licenza edilizia.

 

Poi una ditta di pulizie a Milano affidabile deve essere sul mercato da parecchio tempo,  deve essere fornita di polizza assicurativa sui possibili danni causati a terze persone ed a cose, deve lavorare permanentemente nella zona in cui è stata attuata la domanda, deve preoccuparsi di informare dei servizi realizzati e deve dare la garanzia di servizi diversificati, sia per gli appartamenti, gli uffici che i condomini. Una ditta di pulizie a Milano deve fare preventivi gratuiti e trasparenti, sempre dopo naturalmente aver effettuato un sopralluogo, deve usare prodotti per la pulizia adeguati e soprattutto che rispettino l’ambiente, deve impiegare personale e macchinari molto qualificati,  deve poter dare servizi aggiuntivi, come le disinfestazioni di qualsiasi tipo di ambiente, privato o aziendale e da qualsiasi tipo di insetto, uccello molesto, la derattizzazione, la manutenzione del verde pubblico e privato e la pulizia di superfici di pregio o antiche come marmo, parquet, cotto e mosaici.

 
Una ditta di pulizie a Milano deve sapere che ogni tipologia di clientela ha necessità differenti ed essere sempre in grado di soddisfare ogni richiesta con un elevatissimo livello di qualità, operando con macchinari e prodotti adeguati. Una ditta di pulizie a Milano deve inoltre applicare prezzi adeguati, né troppo bassi, bisogna sempre infatti dubitare di prezzi troppo concorrenziali, né troppo alti, ma rapportati al tipo di lavoro eseguito e deve ovviamente essere iscritta all’Albo delle Imprese Artigiane ed al Registro Imprese della Camera di Commercio. Se la ditta di pulizie a Milano svolge poi anche opere di disinfestazione e derattizzazione, il titolare della ditta stessa deve essere in possesso del diploma di laurea o del diploma di formazione inferiore per quanto riguarda la chimica e l’apprendimento dei principi di scienze naturali e di scienze biologiche.

La redditività nell’impresa di pulizie a Firenze


Come dicevamo in un precedente articolo, la mancanza di liquidità è uno dei problemi più grossi per un’impresa di pulizie a Firenze di piccole dimensioni, che quindi non riesce a ritagliarsi il suo spazio nel mercato. Alcuni titolari di aziende di piccole dimensioni infatti, vedono molto sfavorevoli le aspettative per il futuro più prossimo e tentano di dissuadere i giovani con poche risorse economiche ad aprire un’impresa di pulizie a Firenze, in special modo in questo periodo notoriamente avverso. Al contrario, noi pensiamo che aprire un’impresa di pulizie a Firenze al giorno d’oggi, possa essere gravoso non tanto per un giovane, quanto per una persona di 45/50 anni che ha appena perso il proprio impiego e che abbia l’esigenza di avere nell’immediato un profitto per garantire la sopravvivenza a sé e alla propria famiglia, mentre si possa rivelare un cammino interessante per un giovane sotto ai 30 anni che vuole mettersi in gioco.

 

Il ritorno finanziario di un’impresa di pulizie a Firenze purtroppo, non lo si percepisce subito e potrebbero essere necessari anni per mettere insieme a poco a poco la giusta quantità di clienti fissi, quindi se si ha un’età sui 20/25 anni si è anche in grado di attendere 10 anni per diventare un’impresa di pulizie a Firenze importante, ma se si sono già superati i 35/40 anni, sapere di avere un reddito stabile solamente dopo i 45/50 anni, diviene una aspettativa effettivamente irrealistica da realizzare. Esiste però una maniera di rendere più brevi i tempi di ritorno finanziario, che ha permesso in questi ultimi tempi ad imprese grandi e piccole di sopravvivere alla crisi e cioè differenziare i propri servizi.

 
In sostanza un’impresa di pulizie a Firenze per avere un ritorno finanziario se non immediato, quantomeno relativamente breve, non deve solo svolgere opera di pulizia o quantomeno variare anche tra condomini, uffici, appartamenti, grande aziende, ecc., ma deve essere in grado di offrire servizi aggiuntivi, come le varie disinfestazioni di qualsiasi tipo di ambiente e da qualsiasi tipo di insetto, volatile molesto, la derattizzazione, la pulizia e la manutenzione del verde, la levigatura e la lucidatura marmi e altre specializzazioni ancora. Solo in questo modo infatti, si riesce, agendo in vari settori, a reperire in tempi brevi molta più clientela e ad avere un ritorno finanziario in meno di 5 anni. Altro consiglio per reperire clientela più velocemente è quello di offrire preventivi gratuiti e trasparenti ed anche una prova gratis senza vincoli.

Il costo del personale di un’impresa di pulizie a Firenze


Aprire un’impresa di pulizie a Firenze è sicuramente ancora un business, nonostante l’elevata concorrenza, ma prima di partire, occorre avere conoscenza dei prezzi da applicare ai clienti e dei compensi da pagare agli operai. Le retribuzioni dell’operato svolto vengono pagate ad ore e pure gli operai che svolgono fisicamente il servizio devono avere una retribuzione calcolata in base alle effettive ore di lavoro, che sommate nel corso del mese, formeranno poi lo stipendio. Per l’impresa di pulizie a Firenze che non avesse idea di quali tariffe applicare ai propri operai, nel nostro paese c’è una tabella firmata sia dal Ministero del Lavoro che dalle unioni dei sindacati, dove vengono appunto stabiliti i costi orari per il personale dipendente.

 

Ci sono poi anche costi orari che cambiano a seconda dell’area geografica in cui ha sede l’attività, ma più o meno il costo medio per un dipendente di un’impresa di pulizie a Firenze è di pressappoco 14 euro all’ora. L’operaio di primo livello, ovvero quello appena assunto, percepisce invece un compenso orario di 6,26 euro, mentre, come al solito, vi sono differenze sostanziali tra nord e sud per quanto riguarda la retribuzione: al nord infatti la paga media oraria di un dipendente di un’impresa di pulizie a Firenze è di 14 euro all’ora, al sud invece, la paga media oraria di un dipendente di un’impresa di pulizie a Firenze è di 13,76 euro all’ora. Oltre al costo dei dipendenti poi, l’impresa di pulizie a Firenze deve tenere in conto anche il rispetto delle disposizioni sulla sicurezza sul lavoro che hanno un costo annuo fatto di visite mediche, acquisto di vestiario e scarpe ad hoc., ecc., di pressappoco 150 euro ad operaio, in base al Decreto Legislativo n. 81 del 2008.

 
L’investimento vero è proprio di un’impresa di pulizie a Firenze, non è tanto nell’acquisto di macchinari all’avanguardia o di detergenti industriali, ma è negli operai ed è proprio qui che si incontrano i maggiori problemi da fronteggiare: le buste paga infatti hanno l’obbligo di racchiudere,  altri gravami come Inps ed Inail. A seguito della crisi economica globale e della successiva recessione, molte imprese hanno dovuto chiudere a causa della scarsa liquidità, dei pagamenti troppo avanti dei fornitori e della mancanza di aiuti da parte delle banche: per non parlare poi della spietata concorrenza dei lavoratori stranieri in nero. Se però l’impresa di pulizie a Firenze opera in maniera trasparente, assumendo regolarmente i lavoratori stranieri e fissando con i fornitori tempi di pagamento non troppo lunghi, l’attività risulta sicuramente ancora in grado di dare delle soddisfazioni.

Rc auto per donne, meno incidenti ma polizze più care


Una direttiva della Corte di Giustizia Europea, attiva dal prossimo 21 dicembre, impone alle compagnie di uniformare i prezzi delle polizze rca per uomini e donne in modo da abolire la discriminazione di sesso. SuperMoney ha svolto un’indagine confrontando i prezzi attuali con quelli di sei mesi fa e i rincari sono già evidenti, soprattutto per le donne. Il risultato di questo provvedimento, se sul piano morale può essere considerato una conquista, sul piano pratico causerà un aumento del prezzo della polizza auto per il gentil sesso. SuperMoney, portale per il confronto delle assicurazioni auto on line, ha riscontrato un aumento del 4% negli ultimi sei mesi per le polizze stipulate dalle donne, mentre quelle degli uomini non hanno registrato variazioni. I campioni presi in considerazione per l’indagine sono due dei profili standard indicati dall’Isvap, ovvero un guidatore e una guidatrice di 40 anni, con auto a benzina 1.300 cc e classe bonus-malus CU 1 e come città di riferimento è stata scelta Milano.

Una media effettuata tra le prime cinque migliori compagnie ha evidenziato che il prezzo di una polizza assicurativa stipulata da una donna sei mesi fa ammontava a 376 euro, contro i 393 odierni, ciò significa un aumento del 4,4% medio, che arriva fino al 12% per alcune compagnie. Sostituendo il profilo femminile con uno maschile il costo è invece rimasto pressoché invariato (da 379 a 380 euro). In generale, considerando le maggiori compagnie che operano sul mercato italiano, la situazione non è uniforme, alcune si sono già adeguate alla direttiva europea proponendo polizze con prezzi identici per uomini e donne mentre altre offrono ancora tariffe distinte, con evidenti differenziazioni a seconda dei profili.
La tariffa unica, dovrebbe comportare un aumento dei prezzi per le guidatrici, che finora riuscivano a pagare in media fino al 5% in meno rispetto agli uomini. Dal 21 dicembre i piani di offerta delle compagnie saranno sicuramente più chiari.” I nostri dati mostrano una tendenza a uniformare verso l’alto i prezzi delle polizze < commenta Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney > È molto probabile che le compagnie, ritoccheranno i prezzi penalizzando le loro clienti e annullando lo status di profili a basso rischio conferito fino a questo momento alle donne. Per evitare rincari eccessivi, è sempre opportuno confrontare diversi preventivi prima di stipulare una nuova polizza o cercare di rinnovare il vecchio contratto”.

Car pooling, cos’è e come funziona


Ampiamente diffuso in altri mercati europei, in Italia il car pooling ha conosciuto uno sviluppo solo in tempi più recenti. Ma come funziona la condivisione della propria vettura? Quali vantaggi possono essere conseguiti mediante questa modalità di condivisione? Considerato che la benzina ha oramai toccato quota 2 €/l, i viaggiatori sembrano esser sempre più propensi a rinunciare a un pò di autonomia per conseguire significativi vantaggi in termini economici, di socialità, di rispetto ambientale. E’ sufficiente fare un giro sul web tricolore per rendersi conto di quanto stia esplodendo il fenomeno, carpooling.it, roadsharing.com, bring-me..it, blablacar.it sono solamente alcuni dei siti internet specializzati. Il funzionamento è davvero semplice, ci si registra indicando i propri dati anagrafici e altre informazioni basilari, chi vuole può pubblicare un annuncio precisando la meta da raggiungere, le date per il viaggio e il costo eventuale per passeggero.  A questo punto, gli altri iscritti possono aggregarsi al viaggio, condividendo le spese o semplicemente aggiungendosi in qualità di passeggeri.

Complessivamente le cifre risultano essere estremamente convenienti, per andare da Milano a Sanremo si spendono solo 14 € e per arrivare in Olanda dal capoluogo Lombardo si paga una  quota pari a 60 €. Un notevole risparmio che è alla base dell’esplosione del servizio anche sul territorio italiano, con un boom in tripla cifra. Secondo quanto diffuso dai dati di Bring Me Social Carpooling  gli iscritti sono cresciuti del 125%, mentre i viaggi disponibili sul sito internet sono cresciuti del 35% ogni mese. Come già accennato, tra i patiti del car pooling c’è anche una nutrita schiera di persone più sensibili allo sviluppo ecosostenibile e al rispetto per l’ambiente. Come ricordato da Gerard Albertango, ideatore del portale Bring Me, “se mentre viaggiamo in autostrada facciamo attenzione alle vetture che incontriamo noteremo che nella maggior parte vi è il solo conducentesprecando’ una preziosa risorsa i posti liberi! Viaggiare per 100 km in autostrada comporta una spesa indicativa di circa 23 € ed un’emissione di 13 kg di CO2. Il carpooling consente di ridurre i costi e le emissioni inquinanti condividendo i posti liberi con altri passeggeri, che rinunceranno alla propria vettura per condividere il viaggio con noi”.
Oltre che al portafoglio il car pooling fa bene anche all’ambiente, e il concetto è molto semplice meno auto in circolazione, equivale a un contenimento delle emissioni di co2 nell’atmosfera. Sul territorio italiano, i viaggi più richiesti collegano le principali città metropolitane del Paese. Roma Milano è la tratta più cliccata, e anche quella dove si registrano maggiori offerte da parte degli iscritti ai principali servizi di car pooling. Nel periodo estivo sono cresciute anche le tratte in direzione Marche, Puglia, Calabria, Sicilia e Campania, senza dimenticare alcune città del Nord e tra il centro, Roma e Firenze. A livello europeo le mete più ambite sono Monaco, Vienna, Parigi, Zurigo, Bruxelles e Praga. Proprio d’estate, precisa Bring Me, le tratte pendolari,che a gennaio rappresentavano il 37% del totale, sarebbero scese al 4% dei viaggi. Secondo Blablacar.it e Carpooling.it,  tra il 2011 e il 2012 il numero degli utenti interessati dai servizi di carpooling è praticamente triplicato. Tra le altre statistiche rilevate nel periodo estivo, la forte propensione al car pooling da parte dei giovani tra i 25 e i 34 anni, meno convinte le donne, che rappresentano il 29% dei passeggeri.

giovedì 15 novembre 2012

La spesa Online


Fare la spesa spesso diventa una lotta: con il tempo, con i carrelli e le pesanti buste piene di prodotti. Per  non parlare dei bambini che corrono per tutto il supermercato e mettono nel carrello della spesa qualsiasi cosa spesso inutile. Possiamo dire basta a tutto questo con lo shopping on-line. Infatti alcune catene della grande distribuzione sono ormai presenti anche su internet. 
Vediamo come si fa la spesa on line: Bastano un computer e un collegamento a internet per fare la spesa da dove si vuole ( ufficio o casa che sia) e quando si vuole: infatti i supermercati virtuali sono aperti 24 ore su 24. Si può scegliere tra alimenti confezionati e detersivi, bevande e cibi per animali, ma c’è anche una ricca offerta di prodotti freschi, tipici, etnici e regionali. I siti sono chiari, ordinati, e, propongono offerte speciali, sconti e promozioni.
Il pagamento può avvenire con bancomat e carte di credito, alla consegna o direttamente sul sito. Alcune catene permettono di utilizzare le loro carte fedeltà. Viene richiesto un minimo contributo per la consegna, anche se la Crai offre la possibilità di fare la spesa on – line  e risparmiare sulla consegna andando a ritirarla in uno dei suoi negozi. Ogni super on- line offre garanzie, marchi e certificati di qualità a tutela dei suoi clienti. Per la consegna, nessun problema: scegliete voi giorno e ora e la spesa arriva alla vostra porta.
Se decidete di  provare a fare la spesa su internet e dovete pagare con carta di credito, preferite i siti in cui, al momento del pagamento, viene visualizzato il simbolo “ server sicuro di pagamento” che riporta l’immagine di un piccolo lucchetto: garantisce che i vostri dati non saranno criptati durante il trasferimento in rete. I supermercati che offrono questo servizio sono l’Esselunga, il gruppo Rinascente-Auchan, la Coop, Sadas/ Despar e i supermercati Crai.

martedì 13 novembre 2012

Nuove banconote €uro


Le banconote che ormai da anni occupano i nostri portafogli sono destinate a cambiare volto. Questo almeno è quanto accadrà a partire dal prossimo anno, in seguito alla decisione della Bce di cambiare le banconote in circolazione all’interno dell’unione monetaria e dopo dieci anni dall’introduzione dell’euro i cittadini della Uem dovranno abituarsi a breve alla nuova moneta cartacea. “Lavoriamo da tempo alle nuove banconote, e nel prossimo futuro daremo precise indicazioni“, queste le dichiarazioni di un portavoce della Banca centrale europea, e ha confermato le indiscrezioni in merito alla rivoluzione monetaria che a breve dovrebbe prender piede. Spetterà giovedì prossimo a Mario Draghi, presidente della Bce, tenere una conferenza stampa dopo la riunione mensile del consiglio direttivo dell’Eurotower, dove sarà aggiornata la politica sui tassi di interesse. E’ probabile che il presidente dell’istituto centrale indichi nel corso della conferenza l’esatto piano temporale per l’introduzione delle nuove banconote.

Certo è che a partire da maggio, entreranno in circolazione le nuove banconote da cinque euro, seguiranno poi tutte le altre banconote. La seconda generazione delle eurobanconote non dovrebbe differenziarsi di molto da quelle cui fino ad ora siamo abituati. L’attuale divisione in sette taglie da cinque, dieci, venti, cinquanta, cento, duecento e cinquecento  rimarrà inalterata. Anche i colori e i motivi rappresentati sulla moneta cartacea saranno molto simili, come confermano dalla Bce.  A differenziare le nuove banconote dalle precedenti saranno però alcune caratteristiche tecniche che renderanno più difficile la falsificazione e tre di queste caratteristiche sono state già state mostrate. Si tratta di un nuovo ologramma, di una particolare filigrana e di una colorazione delle cifre che cambia colore a seconda della luce.
Non è stata ancora fornita una data di introduzione ufficiale delle nuove banconote, ma si pensa per un debutto sui mercati per la metà del 2013, mentre le vecchie banconote, come sottolineato dal presidente della Bce, manterranno a tempo indefinito il loro valore legale anche se verranno gradualmente ritirate dalla circolazione. Ricordiamo che l’euro è la moneta ufficiale dell’Unione Europea, anche se non tutti i 27 paesi l’adottano. Nel 2002 la valuta unica fu introdotta nei dodici paesi che rispettavano i criteri per appartenere all’unione monetaria. Da allora sono entrati altri cinque stati, così che in questo momento nei 17 paesi che adottano l’euro ci sono 330 milioni di persone che effettuano transazioni economiche con la moneta unica. Secondo le fonti della Bce nel 2011 c’erano in circolazione 14,9 miliardi di eurobanconote, per una valore di circa 888,6 miliardi. Solo lo scorso anno la circolazione dei tagli da 5,10 e 20 € è aumentata del 3% e la crescita maggiore è stata registrata dalla banconota da 50 €, la cui circolazione è incrementata di quasi nove punti.

Nanopress per Android, applicazione per seguire tutte le news dal mondo dei motori


Le novità dal mondo dell’auto, le prove, i concept, i saloni internazionali, da oggi saranno a portata di smartphone e tablet con l’applicazione Nanopress per la piattaforma Android e nella sezione motori, una delle 16 presenti,potrete leggere tutti i contenuti di Motori. Basterà scaricarla gratuitamente sul vostro dispositivo Android per seguire gli aggiornamenti riguardante il mondo dei Motori. All’applicazione prevede il widget da posizionare in una delle pagine della home del vostro cellulare o tablet Android, per avere sotto controllo le ultime 20 news, in oltre nella home page dell’applicazione Nanopress, si può decidere di impostare nel widget una delle tante categorie disponibili. Accanto al widget da collocare nella schermata home del dispositivo Android, sarà presente anche il sistema di notifiche push, che vi avviserà con una vibrazione o un suono dell’arrivo di nuovi articoli.

Con la applicazione Nanopress le notizie riguardanti il mondo dei motori saranno consultabili integralmente, foto e video compresi, quindi non solo contenuti testuali, ma anche tanto spazio alla multimedialità. Non dovrete far altro che decidere la frequenza di aggiornamento della applicazione Nanopress, perché scarichi in automatico i nuovi contenuti. Se preferite l’aggiornamento manuale, anche questa opzione sarà disponibile tra le impostazioni. L’informazione, oltre che a portata di smartphone e tablet, è possibile condividerla via Twitter e  Facebook, in maniera semplice e intuitiva e direttamente dalla applicazione. Inoltre, sarà possibile sfruttare gli altri strumenti social presenti sul vostro dispositivo per comunicare e condividere la vostra passione per le auto con gli amici.
Un dettaglio importante è rappresentato dall’opportunità di consultare gli ultimi 100 articoli, sia nella home page che nella categoria Motori, le news recenti a portata di touch, ma è possibile accedere anche i contenuti più “datati”, per non perdere nemmeno un dettaglio di quel che avviene nel mondo delle quattro ruote a motore. E’ una applicazione completa quella di Nanopress, tra le opzioni anche quella di impostare gli articoli preferiti, quelli della supercar che vi ha lasciato senza parole, per ritrovarla sul vostro cellulare in qualsiasi momento. Nessun problema anche per chi utilizza solo la rete wi-fi per navigare con il tablet o lo smartphone. Le notizie vi seguiranno ugualmente anche fuori casa, vista la possibilità di scaricare gli articoli e leggerli in seguito offline.  La grande mole di informazioni presenti nel mondo dei motori sarà semplice da trovare grazie al motore di ricerca integrato, che funzionerà anche nelle categorie Foto e Video. Un motivo in più per fare della applicazione Nanopress il vostro hub preferito per restare informati 24 ore su 24 è dato dall’ampia scelta di categorie che affiancheranno i motori. Saprete in ogni istante quel che accade nel mondo, con le sezioni politica, cronaca, mondo, sport, economia, tecnologia, spettacoli, cultura, salute, moda, lusso, consigli per la casa e cucina, ambiente e le curiosità. Gratuita, semplice da utilizzare, completa.