lunedì 12 novembre 2012

La qualità dell’ambiente nei comuni d’Italia capoluogo di provincia


La graduatoria della qualità dell’ambiente nei comuni d’Italia capoluogo di provincia è stata stilata in base ad una ricerca combinata effettuata da Ambiente Italia, il Sole 24 Ore e Legambiente e  sono stati analizzati oltre 120 indici per valutare la qualità dell’ambiente di ogni comune. I  settori esaminati sono: l’inquinamento, lo spreco di acqua, il grado di purificazione dell’acqua, la raccolta dei rifiuti ed il numero di veicoli ogni abitante. Per quanto riguarda l’inquinamento, più di 50 comuni d’Italia mostrano elevati concentramenti di biossido di azoto e i livelli delle famigerate polveri sottili sono più alti del valore massimo per la sicurezza degli individui in 6 comuni d’Italia, ovvero Siracusa, Frosinone, Caserta, Torino, Pavia e Napoli.

 

12 poi sono i comuni d’Italia che perseverano nello spreco dell’acqua fatta entrare nella rete per più del 50% del totale e 50 sono i comuni d’Italia che lasciano per strada più del 30% dell’acqua. In 6 comuni d’Italia appena la metà della popolazione riceve acqua dal depuratore. Per quanto riguarda il numero di veicoli ogni abitante, in media ogni 100 persone ci sono 63 autovetture. In sostanza rispetto agli anni precedenti non è cambiato quasi niente e le amministrazioni dei comuni d’Italia non sono in grado o non vogliono assumersi la responsabilità di attuare soluzioni energiche e manca ancora un’organizzazione nel nostro paese che si occupi del rispetto dell’ambiente a livello nazionale. Dalla ricerca viene a galla un Italia come di consueto piena di incoerenze, con da una parte comuni d’Italia virtuosi e dall’altra condizioni devastanti e con la solita inclinazione comune al progresso solo sbandierato anziché reale.

 
I comuni d’Italia capoluogo di provincia più virtuosi sono Belluno, Siena, Trento, Verbania e Parma, mentre le condizioni più disastrose si rilevano a Frosinone, Ragusa, Catania e Benevento. Il consumo di acqua si conferma a 192 litri quotidiani per abitante, anche se il 28% dei comuni d’Italia è molto al di sopra di questo valore e molti comuni d’Italia hanno acquedotti pieni di buchi: il 45% dei comuni d’Italia infatti subisce perdite d’acqua maggiori del 30%. Sono in crescita i rifiuti e la percentuale media di autoveicoli per abitanti rimane molto alta, con 63 vetture ogni 100 residenti, in aumento di 2 punti percentuali rispetto al 2006. Perlomeno cambia in meglio il parco mezzi, aumentano infatti i veicoli Euro3 ed Euro4. In aumento il fabbisogno medio di combustibili per persona e aumenta, anche se non tantissimo il fabbisogno medio di corrente elettrica con un valore intermedio per persona di 1.200 kWh.

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